Dopo avere visto qui i vari tipi di argilla che possiamo utilizzare, ecco qualche consiglio pratico per il suo utilizzo. L’argilla, come già anticipato nell’articolo precedente, può essere utilizzata sia per uso interno per contrastare cattiva digestione, stipsi, colite, meteorismo e altro e sia via esterna, applicandola direttamente sulla pelle mediante cataplasmi, bendaggi, impacchi. Per miscelarla e lavorarla occorre utilizzare sempre un cucchiaio di legno e mai di metallo e anche il contenitore dev’essere di ceramica o di vetro, in quanto se entrasse in contatto con materiali metallici, in quanto per il suo elevato potere assorbente, l’argilla può catturare possibili sostanze tossiche e cederle al nostro organismo per effetto osmotico. Le dosi della polvere per ogni singola applicazione sono:
2-3 cucchiai da tavola per piccole applicazioni (per esempio per le dita), 7-8 cucchiai per applicazioni di media estensione (ginocchio, caviglie, spalle), almeno e oltre 10 cucchiai in su per applicazioni più estese. Per impastare va usata acqua naturale a temperatura ambiente, che va aggiunta poco alla volta alla polvere mescolando continuamente per evitare che si formino grumi, l’impacco deve avere consistenza compatta ma morbida, per poter essere spalmato agevolmente. La pasta va stesa su un pezzo di stoffa pulito che poi verrà posato sulla zona del corpo da trattare, basta mezzo o un centimetro e va tenuta almeno un’ora, se si può anche tutta la notte, sciacquando alla fine con acqua tiepida.
In caso di infiammazioni muscolari, distorsioni e dolori reumatici è consigliabile un cataplasma caldo di argilla da tenere coperto per 30-60 minuti tutti i giorni finché la situazione non migliora ed è consigliabile proseguire per 2 o 3 volte la settimana per un altro mese. Per una maggiore efficacia si possono aggiungere oleolito di arnica e 1 goccia ciascuno di olio essenziale di rosmarino, canfora, eucalipto, lavanda, ginepro, menta.
Se avete la pelle grassa e impura potete mescolare un cucchiaio di argilla bianca o verde ventilata con poca acqua tiepida fino a ottenere un composto omogeneo e cremoso, poi aggiungete un cucchiaino di olio di oliva o meglio di ribes nigrum a cui si può precedentemente unire 2 gocce di olio essenziale di limone e 1 di olio essenziale di rosmarino e 1 di lavanda, spalmare sul viso e quando la maschera non è ancora del tutto asciutta, sciacquate bene e tamponate con del tonico alla camomilla o amamelide. Se la vostra pelle è invece delicata e sensibile utilizzate l’argilla rosa o rossa, per pulire in profondità e al contempo rigenerare una pelle stanca e che s’infiamma facilmente.
— Consigli pratici —
Argilla, consigli d’uso (II parte)
01/06/2018