Anche se la temperatura si aggira ancora sui 30° l’autunno è quasi dietro l’angolo e per farci trovare preparati alle nuove condizioni climatiche possiamo allenarci già da ora con qualche aiuto. Nei cambi di stagione, infatti, il nostro corpo deve riadattarsi a una condizione di luce differente: più tenue in autunno e inverno e più intensa in primavera ed estate. La luce influisce sull’attività dell’ipofisi, il comandante del nostro sistema endocrino e l’asse ipotalamo-ipofisi e ghiandola pineale che produce la melatonina deve di conseguenza riequilibrarsi. Questo causa dei sintomi quali stanchezza, nervosismo, insonnia, calo d’umore. Inoltre, con il cambio di stagione il nostro organismo tende naturalmente a eliminare tossine e specie se durante la stagione estiva si è esagerato con il cibo la depurazione del corpo è un momento molto importante, da cui dipende lo stato complessivo di salute della persona e il suo benessere. Se il nostro organismo si intasa e il processo di eliminazione delle tossine rallenta possono comparire sintomi classici quali pesantezza, debolezza, mal di stomaco, alito cattivo, lingua bianca, dolori articolari e muscolari, e, dal punto di vista psicologico, sbalzi d’umore e un lieve stato depressivo. L’intasamento da tossine diminuisce inoltre la reattività del sistema immunitario e del metabolismo. Vediamo quindi come affrontare al meglio il ritorno dalle vacanze a l ‘approssimarsi dei mesi più bui.
Una pianta ideale per quanto riguarda i cambi di stagione ed insonnia è la valeriana, pianta neuro-sedativa, da assumere in caso di attacchi nervosi, di emicranie, anche in conseguenza di una dieta eccessiva e disordinata, spesso utilizzata insieme al biancospino, adatto nei cambi di stagione come cardiotonico e come ansiolitico e alla passiflora, importante contro l’insonnia iniziale (quando si fatica a prendere sonno) poiché presenta la capacità di aumentare il numero di neurorecettori per un neuro-trasmettitore specifico, che si chiama GABA presente all’interno del nostro sistema nervoso centrale. Altra pianta fondamentale nei cambi di stagione, è l’escolzia , più indicata nell’insonnia con risvegli, con un’azione miorilassante. Un altro ottimo adattogeno è l’eleuterococco, rivitalizzante ed immunostimolante, capace di migliorare la resistenza dell’organismo nei confronti di fattori stressanti (a dosi elevate o dopo un uso prolungato l’eleuterococco può però causare insonnia, irritabilità, eccitazione, tremori alle mani e tachicardia e la somministrazione serale è comunque sconsigliata per evitare casi di insonnia).
Oltre a cercare di riposare bene, occorre anche di riequilibrare l’alimentazione, senza però stravolgere le proprie abitudini perché una dieta triste può giovare alla linea ma non all’umore!
Alcune erbe possono accelerare il processo di depurazione. e tra queste una delle più note è il tarassaco, chiamato anche dente di leone, soffione, e piscialetto, a causa delle sue qualità diuretiche, un buon rimedio contro i disturbi epatici e digestivi, decongestionando il fegato e stimolando gli organi emuntori. Una pianta spesso usata in associazione al tarassaco è il cardo mariano, utile contro le intossicazioni epatiche e per la rigenerazione delle cellule del fegato. Un altro alleato durante l’autunno è l’equiseto, pianta dalle proprietà diuretiche, astringenti, emostatiche e mineralizzanti. È molto efficace per combattere la ritenzione idrica e gli si attribuisce anche un’azione di stimolo sul metabolismo e, se assunta secca in polvere ottima per contrastare la caduta dei capelli tipica del periodo “delle castagne”. Infine è consigliabile la linfa di betulla, un’alleata naturale del sistema linfatico. Estratta in primavera dai tronchi delle betulle tramite incisione con un metodo antico che lascia agli alberi linfa sufficiente per la crescita, la linfa di betulla ha una grande capacità di stimolare la diuresi.