Secondo la riflessologia ogni parte del corpo riflette l’insieme dei nostri organi, quindi a ciascun organo corrisponde un punto di riflessologia o riflesso in una data area della pelle.
Da questo principio sono derivate diverse specializzazioni con relative applicazioni pratiche: la riflessologia plantare (la più conosciuta) relativa al piede, l’auricoloterapia che considera il corpo riflesso nell’orecchio, e infine la riflessologia facciale, naturalmente relativa al viso.
Massaggiando le zone riflesse del volto è perciò possibile trattare disturbi di organi e parti del corpo. La riflessologia facciale si differenzia dall’agopuntura in quanto non utilizza aghi ma si serve di strumenti come bastoncini dalla punta arrotondata oppure, per pressioni meno forti, il semplice tocco delle dita.
I segni del nostro volto ci indicano le nostre abitudini, lo stato di salute ma è anche tecnica in grado di rinforzare le difese naturali e risvegliare l’energia tramite la microstimolazione dei punti sul viso, ottenendo maggiore elasticità della pelle e ritardando i segni dell’invecchiamento oltre agendo su specifici disturbi lontani dal viso.
La riflessologia facciale può essere praticata per prevenire e trattare alcuni disturbi come mal di testa, sinusite, dolore cervicale, ansia, ritenzione idrica, aiuta anche in casi di difficoltà digestive specie se legati a problemi di emotività, come supporto alle terapie tradizionali. E naturalmente da non dimenticare l’effetto sui segni dell’età, specialmente se praticata con creme, oli e sieri ricchi di principi attivi.